Tra le tante interviste che la nostra redazione realizza, c'è anche quella fatta a Maria Teresa De Donato. Castellana di origini ma residente negli USA, scrive e si occupa di salute e ha raccontato a partire dal legame con Velletri e con i Castelli la sua esperienza di vita.
Maria Teresa De Donato, da venticinque anni risiede negli USA e
ha cominciato un’intensa attività di scrittura. Prima di parlarne, vuole
ricordare il suo legame con Velletri e con i Castelli Romani?
Sono nata e cresciuta a Roma nella periferia sud. Sin dalla mia infanzia i miei genitori hanno organizzato
periodicamente delle gite per tutta la famiglia in tutta la zona dei Castelli
Romani, inclusa Velletri. Velletri, come
tutta l’area dei Castelli Romani, non solo è ricca di storia in quanto fu
fondata probabilmente dai Volsci, influenzata dagli Etruschi e successivamente
conquistata dai Romani, ma, estendendosi tra i Colli Albani e l’Agro Pontino è
immersa nel verde, ha sempre avuto un’aria piuttosto pulita ed un ottimo cibo,
tra cui voglio ricordare due specialità: i carciofi alla matticella e la zuppa
di cavoli, ricetta antichissima. Per quanto riguarda la mia famiglia ed io partivamo la mattina
presto. Arrivati a destinazione, visitavamo reperti storici e chiese, mangiavamo
in una taverna o ristorante tipico locale e nel tardo pomeriggio tornavamo a
Roma per la cena. Camminavamo molto,
anzi moltissimo. Facevamo delle bellissime passeggiate. Ho dei ricordi meravigliosi
di tutta l’area e quando rientro a Roma mi capita spesso di tornare in questi
luoghi e di gustare di nuovo la vostra ottima cucina locale.
Il suo mestiere l’ha portata a scrivere molto di approcci
multidisciplinari. Di cosa si occupa e in quali volumi ha trattato questi
argomenti?
Da decenni mi occupo di salute e di coaching. La scrittura è da
sempre una mia grande passione. Negli USA, una volta ultimati gli studi in
Giornalismo e quelli in Salute Olistica, ho iniziato a pubblicare libri. Avendo
io una natura molto versatile e quindi molti interessi, tutte le mie
pubblicazioni finiscono con l’essere affrontate non solo da un punto di vista
“olistico”, e quindi prendere in considerazioni tutte le componenti dell’essere
umano, ossia corpo, mente e spirito e lo stretto legame che li lega, ma anche quello
“multidisciplinare” dal momento che non solo tutto è connesso a tutto il resto,
ma anche in virtù del fatto che approcciando le cose da un punto di vista
multidisciplinare, si può avere una veduta a 360̊ gradi della realtà, del problema o di qualsiasi situazione si
voglia parlare. Questo perché, a mio
avviso, nessuna ‘scienza’ - così come nessuna ‘disciplina’ è detentrice di una
verità assoluta né ha la risposta a tutte le nostre domande. Questa mia convinzione appare chiara in tutte
le mie pubblicazioni. La prima è stata,
per l’appunto, The Dynamics Of Disease and
Healing: The Role That Perception and Beliefs Play In Our Health and Wellness (Le dinamiche
della malattia e della guarigione: il ruolo che percezione e credenze rivestono
nella nostra salute e nel nostro benessere), di cui ho realizzato una versione
kindle/eBook più breve intitolata Disease
and Healing Dynamics (Dinamiche della malattia e della
guarigione). Entrambe le versioni contengono i risultati delle mie analisi e
delle osservazione di sette casi che ho studiato personalmente attraverso
interviste dirette fatte ai rispettivi partecipanti e le conclusioni a cui sono
pervenuta.
Si è trattato della mia dissertazione finale di dottorato,
presentata come ricerca metodologica con cui ho esaminato la complessita
dell’esistenza umana da un punto di vista degli aspetti fisico, emotivo,
mentale e spirituale e di come la salute possa essere preservata e ristabilita.
Un fenomeno come l’effetto placebo, che pur non prevedendo la somministrazione
di alcun ingrediente attivo (=farmaco) permette, tuttavia, ad alcune persone di
guarire, mi ha incuriosita e spinta ad esaminare più a fondo, per comprenderle
meglio, le dinamiche della guarigione e verificare se non ci fossero degli
aspetti invisibili e/o non tangibili che potessero facilitarla o
ostacolarla. I miei altri libri sulla
salute, CONQUISTARE
L'INVISIBILE: Approccio Olistico al PTSD (Disordine da Stress Post-Traumatico) e MENOPAUSA
- I migliori anni della mia vita: Come prepararsi per godere appieno degli anni
della perimenopausa, menopausa e post-menopausa hanno anch’essi, a loro volta e limitatamente ai
rispettivi argomenti, affrontato la salute secondo gli stessi principi.
Pensa che sia indagato, dalla medicina tradizionale, il famoso
salto dal corpo alla mente?
Quando parliamo di salute olistica/medicina
tradizionale/naturopatia, in realtà stiamo parlando di una veduta della Vita,
del Mondo e, di conseguenza della Salute che prende in considerazione l’Uomo
nella sua totalità, quindi in tutti i suoi aspetti, fisici, mentali, emotivi, spirituali,
strettamente connessi tra loro, ma anche come parte di un tutto più grande e
che li trascende. Sembrano concetti
moderni, ma in realtà sono antichissimi ed hanno caratterizzato da sempre tutte
le civiltà antiche e primitive. Siamo
noi occidentali, con la nostra medicina ‘moderna’ che ci siamo allontanati da
tale veduta dell’Uomo, quindi della Vita e, come risultato, anche della Salute.
Al contrario, sistemi medici molto più
antichi della nostra medicina occidentale moderna, quali ad esempio l’Ayurveda,
che e il sistema più antico in assoluto, e la Medicina Tradizionale Cinese,
hanno preservato questa veduta ‘olistica’ del tutto, quindi anche della salute.
Grazie, comunque, a recenti scoperte nelle neuroscienze, nella
biologia molecolare ed in altre discipline che hanno dimostrato
‘scientificamente’ realtà da sempre sostenute dalle scienze olistiche e quindi
dalle antiche civiltà, anche la medicina convenzionale (=occidentale moderna)
sta comprendendo, o meglio, sta accettando il fatto che, essendo l’uomo non
solo un corpo fisico ma un insieme di fattori che costituiscono la sua unità,
deve essere esaminato nella sua totalità, a prescindere da quale siano i
sintomi o la malattia che possano essersi manifestati. Non solo, ma proprio l’accettazione almeno di
una parte della medicina moderna occidentale sta portando all’integrazione nelle
pratiche mediche convenzionali di metodologie olistiche di varia natura. Un esempio può essere quello del Tai Chi che
viene praticato già in molti ospedali, almeno negli USA, a supporto di altre
terapie convenzionali.
Quest’anno sono arrivate ben tre pubblicazioni: la prima è
“Oceano di sensi”. A che genere appartiene e come è nata l’idea di scriverlo?
“Oceano
di sensi” è un romanzo fiction-storico-erotico. L’idea di scriverlo è nata molti anni fa…dopo
aver conosciuto persone che sono cresciute o addirittura nate nella Libia
pre-Gheddafi. Essendo le loro famiglie
di origine italiana, spesso siciliana, hanno avuto modo di crescere con una
doppia cultura, aspetto che mi ha affascinata da subito e che ho ritenuto
valesse la pena esplorare. Non sapevo
molto della Libia, della cultura di questo popolo e sapevo anche molto poco
della nostra esperienza coloniale in Libia intrapresa ai tempi del fascismo ad
eccezione di quello che avevo studiato sui libri di scuola. Ne ho approfittato
per approfondire l’argomento.
La storia, quindi, fa da sfondo a questo romanzo che, prendendo
anche in considerazione la relazione di coppia, quindi l’amore ed la sfera dei
sentimenti, mi ha portata proprio in virtù della mia veduta olistica, a parlare
anche di sensualità e sessualità. Il risultato finale è stato che, benché non
fosse stata mia intenzione iniziale, il libro ha finito con il diventare
altamente e profondamente erotico.
“Oceano di sensi” lo definirei un ‘inno all’Amore’, quello vero, quello
con la A maiuscola, quello che, se non lo si è ancora trovato, può arrivare a
qualsiasi età ed arricchire incredibilmente la nostra vita.
In “Anelli mancanti”, altro libro pubblicato nel 2019, si è
occupata invece di genealogia e autobiografia. Un’indagine a ritroso nella sua
vita, che magari ricorda anche il nostro territorio?
“Anelli
Mancanti” è un romanzo autobiografico-storico-genealogico che ha
richiesto molti anni non solo per essere scritto, ma anche per tutte le
ricerche che ha implicato. Non si tratta solo di un risalire alle proprie
origini, ma anche e soprattutto di un viaggiare attraverso la storia,
dell’Europa prima ancora che dell’Italia. Roma diventa il perno su cui verte la
vita delle ultime generazioni. È un memoir, una raccolta - di informazioni e di
ricordi - che include anche le gite e soprattutto le lunghe camminate con mio
padre a Roma, ma anche in provincia.
A suo avviso c’è diffidenza o disinformazione intorno alla naturopatia
e all’omeopatia? Vi sono pareri contrastanti, lei come li vive da
professionista e da autrice di libri sul tema?
Sì, purtroppo ci sono ancora diffidenza e disinformazione,
quest’ultima a volte voluta altre solo quale frutto di mancanza di conoscenza. Vi sono pareri contrastanti per una serie di
ragioni, alcune legate ad un sistema legato al profitto. Profitto e salute si
escludono a vicenda. Per mantenere in vita il primo…occorre continuare ad avere
malati… Ma questo è un discorso molto complesso che ci porterebbe lontano…
Quale professionista che opera nel settore “salute” io accetto
il fatto che non esiste un sistema di cura valido per tutto e per tutti. Ogni sistema medico, ogni terapia utilizzata –
che si basi sulla somministrazione di farmaci o sull’utilizzo di rimedi
naturali (erbe, prodotti omeopatici e/o integratori alimentari) ha i propri
benefici ed i propri limiti.
L’Omeopatia, solo per citare un esempio, ha dimostrato in molti casi di
essere estremamente efficace nella cura di cisti e tumori benigni, ma non nel
caso di malattie debilitanti ed aggressive come il cancro.
L’ideale sarebbe fare prevenzione, ossia avere sane abitudini
alimentari e di stili di vita e tenere sempre in considerazione il potenziale
genetico ereditato, quindi eventuali predisposizioni...che potrebbero
manifestarsi, ma non è detto che si manifestino: conoscerle e prevenirle è
sicuramente molto meglio che doverle poi curare.
Il nostro corpo ha sia un sistema di allarme (sistema
immunitario) che vigila sempre sul nostro stato di salute e sull’eventuale
intrusione di agenti patogeni che cerca di eliminare una volta che li ha
identificati, sia un sistema che mira continuamente a mantenere o, quando già
compromesso, a ripristinare un equilibrio interno (processo chiamato omeostasi)
ogni volta che sorge qualche problema. A
questo si aggiunge il fatto che ogni 7 anni circa (10 secondo la Medicina
Tradizionale Cinese) tutte le cellule del nostro corpo vengono sostituite.
Non si capisce, quindi, perché continuiamo ad ammalarci, ad
invecchiare e a morire. Questo è uno degli aspetti che ho considerato nel mio
libro HUNTING
for The TREE of LIFE (De Donato &
Sinkko, 2016) (Andando a caccia dell’albero della vita), di cui sto realizzando
la versione italiana, che spero di pubblicare entro la fine del 2019, proprio
quando ho trattato i concetti di Vita Eterna e Vita Immortale.
Fondamentalmente mi reputo una “Ricercatrice spirituale”: sono
più affascinata dal Mistero della Vita e alla ricerca di trovare una chiave di
accesso a tali profonde verità che regolano la nostra esistenza, quindi anche
la nostra salute, rispetto allo stabilire quanti grammi di questo o di quel
cibo uno debba mangiare a tavola. Questo
naturalmente non significa che la qualità e la quantità di cibo consumato non
abbia la sua importanza, ma soltanto che come Naturopata non condivido la
rigidità di certe diete, ma che miro più ad educare i miei clienti affinché
possano agire, per quanto riguarda la loro alimentazione, in maniera più saggia
e sana piuttosto che sottoporli ad una dieta drastica che molto probabilmente
avrà dei risultati nell’immediato, ma che a lungo termine li porterà a
recuperare tutti i chili persi e forse anche qualcuno in più.
Approfitto di questa occasione per ricordare ai lettori che ci
seguono che in queste ultime settimane ho anche pubblicato il libro L’AUTISMO
visto da una PROSPETTIVA DIVERSA, di cui sono Autrice
insieme al collega Giovanni Tommasini, Educatore.
Basandoci sull’esperienza di grande successo che proprio
Giovanni ha avuto con Cesare, un bambino di 10 anni al tempo in cui i due si conobbero,
proprio tramite un approccio olistico e
multidisciplinare, abbiamo voluto rivoluzionare la veduta di quella che viene considerata
una ‘patologia’, ma che potrebbe non esserlo affatto. Abbiamo quindi non solo cercato di ridefinire
il concetto di “autismo”, ma anche e soprattutto voluto evidenziare l’unicità
ed il grande potenziale di questi ragazzi che chiedono solo di essere accettati
nella loro diversità, o meglio, nella loro diversa abilità.
Si tratta, quindi, di un’opera
coinvolgente, che commuoverà e, in alcuni casi, strapperà anche un sorriso al
lettore grazie ad una narrativa diretta ed immediata atta a descrivere una
realtà che, malgrado i piani fatti e le accortezze prese, proprio in virtù
della sua imprevedibilità e dinamicità nel manifestarsi, sfugge a qualsiasi
controllo, dando vita a situazioni che, per quanto drammatiche e difficili da
gestire, hanno spesso un aspetto anche umoristico inaspettato.
Ha in
programma un ritorno in Italia per programmare qualche presentazione?
Non ho ancora
programmi specifici. Spero, comunque, di
riuscire a tornare a Roma nel 2020… in quanto mi sono state fatte delle
proposte…ma è ancora tutto da
definire.
Nel frattempo,
proprio a Novembre 2019, l’Associazione Culturale Castrum Martinae di Martina
Franca (TA) nell’ambito di un evento di tre giorni, ha dedicato uno spazio a me
e alle mie pubblicazioni, con particolare riferimento ad ANELLI MANCANTI.
Chi lo desiderasse può guardare il seguente
video https://www.youtube.com/watch?v=g2xyTu9GgmQ
(NOTA: Lo
spazio a me dedicato va dal minuto 11:28 fino al minuto 42:60 del video)
Ne approfitto
per ringraziare di cuore la Redazione di Velletri Life per questa intervista.
Coloro che
volessero contattarmi possono farlo tramite i socials. I miei libri sono
reperibili su tutti i Canali di Distribuzione Mondiali Amazon ed in libreria. (https://www.amazon.it/s?k=maria+teresa+de+donato&__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&qid=1576878084&ref=sr_pg_1)
IMPORTANTE: Il contenuto del presente articolo ha solo scopo informativo e non
è da considerarsi in alcun caso parere
medico. Qualunque siano le vostre condizioni di salute rivolgetevi al vostro
medico di fiducia.
Intervista a cura di Rocco Della Corte